Casale Il Settecento, raffinata residenza d' epoca, si trova a pochi chilometri da Force, nell' entroterra delle Marche, accucciato in un podere nel bosco, esattamente a metà strada fra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e la costa adriatica.
E' un luogo che racchiude una sua magia, dominante rispetto ad una distesa di ciliegi, pini, noci, meli, acacie, querce e carpini, qui ci si sente come sospesi, ancorati alle vecchie pietre del 1700.
Il piccolo borgo, presenta un impianto tipico caratteristico: il palazzo padronale, la chiesetta, la casa del colono, la capanna e l'aia. Il palazzo padronale, austero e imponente, nel 1717 vide la nascita dell' illustre Monsignor Francesco Antonio Marcucci, Vescovo di Montalto delle Marche e fondatore dell' Ordine delle Pie Operaie dell' Immacolata Concezione.
La chiesetta, consacrata, è dedicata a San Giovanni Battista. La casa del colono, recentemente restaurata, ha mantenuto inalterata la sua struttura muraria, mentre l' arredo, pur conservando la sobrietà tradizionale dei casolari marchigiani, si coniuga ad accessori di raffinato gusto moderno nel segno di una squisita accoglienza.
Gli interni vedono in scena il felice incontro tra antico e moderno: vetro, legni di diverse essenze come rovere, olmo, castagno, ferro battuto ed acciaio, pavimenti in legno, vetro e cotto. Da notare gli autentici paramenti murari, il vecchio camino, alcuni arredi presenti nonchè la grotta situata all'interno della proprietà.
E' un luogo che racchiude una sua magia, dominante rispetto ad una distesa di ciliegi, pini, noci, meli, acacie, querce e carpini, qui ci si sente come sospesi, ancorati alle vecchie pietre del 1700.
Il piccolo borgo, presenta un impianto tipico caratteristico: il palazzo padronale, la chiesetta, la casa del colono, la capanna e l'aia. Il palazzo padronale, austero e imponente, nel 1717 vide la nascita dell' illustre Monsignor Francesco Antonio Marcucci, Vescovo di Montalto delle Marche e fondatore dell' Ordine delle Pie Operaie dell' Immacolata Concezione.
La chiesetta, consacrata, è dedicata a San Giovanni Battista. La casa del colono, recentemente restaurata, ha mantenuto inalterata la sua struttura muraria, mentre l' arredo, pur conservando la sobrietà tradizionale dei casolari marchigiani, si coniuga ad accessori di raffinato gusto moderno nel segno di una squisita accoglienza.
Gli interni vedono in scena il felice incontro tra antico e moderno: vetro, legni di diverse essenze come rovere, olmo, castagno, ferro battuto ed acciaio, pavimenti in legno, vetro e cotto. Da notare gli autentici paramenti murari, il vecchio camino, alcuni arredi presenti nonchè la grotta situata all'interno della proprietà.